Stockholm 2009
Genova 2010
Binasco 2010
Queste opere raffigurano delle finestre attraverso le quali è possibile scorgere un paesaggio più o meno astratto, a volte più o meno somigliante al paesaggio naturale per una maggiore presenza di dettagli riconoscibili. La finestra è anche una linea immaginaria. Il vetro è un confine cerebrale che porta lo spettatore dal reale oggettivo tangibile che è quello del telaio che delimita e circoscrive una veduta, ad una visione che va al di là del reale e si spande, perdendosi in una sorta di dilatazione cerebrale che trasforma il paesaggio reale in paesaggio interiore. Guardare oltre il vetro posando lo sguardo su quel che c’ è al di là, diventa un pretesto per dilatare l’ orizzonte visivo e oltrepassarne il confine. L’ immagine paesaggistica che si vede guardando attraverso il vetro non ha più importanza nella sua forma specifica, poiché la forma si sfuoca quando il pensiero la ingloba ed unifica ad una sensazione interiore, ad uno stato emotivo , ad un’ intuizione legata all’infinito che sta fuori di noi.
Maria Grazia Blandino
Maria Grazia Blandino